Resoconto annuale e Natale 2015
Ci sono state delle emergenze. Abbiamo costruito una casetta per una vedova con due figlie (pure da noi assistite) che ha avuto lo sfratto; in verita’ sembra un pollaio, ma lei e’ felice. Nessuno mi manderá via e faceva progetti di cosa piantare nei pochi metri quadri di terreno rimasti. Abbiamo acquistato un Bajaj (una specie di Ape ingrandito usato come taxi) ad un ragazzo di 20 anni cresciuto in una casa famiglia di Soddo senza lavoro, ci faceva tanta pena. Ora lavora ed e’ felice, non vuole andarsene dalla casa famiglia per contribuire ad aiutare altri bambini. Altri interventi d’emergenza: l’auricolare ad una bambina, un’operazione difficile per salvare la gamba ad un’altra, un tetto ad una vedova con un figlio e quattro femminucce a carico che sosteniamo alla frequenza scolastica e con un pasto giornaliero, la scuola per maestra d’asilo ad una ragazza disperata senza genitori e senza il precedente appoggio, ora lavora ed e’ felice di vivere, e altri interventi di minore entita’ a gente che incontriamo nel nostro cammino. Secondo un antropologo brasiliano metá dell’umanitá non dorme perchè ha fame, l’altra metá perchè ha paura di loro. La fratellanza dovrebbe superare tutte le barriere. I popoli sono separati da confini arbitrari e violati da esodi di massa inarrestabili dalla preistoria ad oggi. Fame di libertá, di giustizia e di cibo sono insiti in tutti noi.
Giorno dopo giorno spezziamo il nostro tempo, il nostro lavoro, dialoghiamo cercando quella piccola goccia che aiuta la famiglia degli uomini a diventare cittá di Dio. Durante la permanenza in Italia siamo andati ad un convegno missionario e un oratore ha sommato tutti gli interventi in tre parole Amore, Solidarietá, Condivisione che mi vibrano sempre in testa. Sono un programma di vita, parole evangeliche. Risuonano in ciascuno di noi a proposito Lina e le ragazze di Casa Famiglia
dell’immigrazione di sfortunati. Leggevo tempo fa sulla rivista
Nigrizia di un giovane che in una lettera al direttore si lamentava che i missionari in Africa ci cercano, ci seguono, ci coccolano; arriviamo in Italia dove anche i preti non ne vogliono sapere.
A chi ci aiuta per la scolarizzazione di ragazze povere mandiamo un succinto resoconto in euro:
Rette scolastiche 14,690 Divisa 1.115 Cancelleria e libri 5.548 Mensa 9.217
Malattia 2.530 Doposcuola 2.230 Casa famiglia 6.395
Ad ognuno di voi e alle vostre famiglie i nostri sentitissimi auguri e il sorriso e la gratitudine delle nostre splendide ragazze.
Lina e Antonio
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Chi intende aiutare una bambina povera a frequentare la scuola può fare un bonifico bancario specificandone la causale.
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