Resoconto annuale e Natale 2015

Con l’occasione del Natale diamo un breve resoconto a tutti quelli che ci aiutano con offerte o con incoraggiamento e simpatia. Non sappiamo da dove incominciare. Mille e mille pensieri frullano in testa dopo 14 anni di permanenza in Etiopia, un bagaglio d’esperienze. Per esempio questa mattina e’ arrivata l’acqua dopo due giorni di secca. Aprendo il rubinetto e vedendola scorrere di nuovo ho provato una sensazione di gioia, mi sembrava un miracolo. Da noi tutto è scontato, ma per metá del genere umano non lo è affatto. Cosa facciamo. Antonio dirige la costruzione di una scuola superiore a Dubbo. Il progetto prevedeva 1200 studenti, ce ne sono gia’ 1463 senza la quarta superiore che inizierá il prossimo anno. Segue inoltre la scuola materna di Shanto e la cooperative di donne di Konto. Io insegno cucito per due ore come dopo scuola alle piu’ brave per non distogliere le altre dallo studio, sono 20 al giorno. Sono intelligent e volonterose, e’ un gusto stare assieme a loro Seguo poi le bambine che aiutiamo alla frequenza scolastica, sono 170 nella vicina scuola femminile, altre 70 in altre scuole. Le bambine a rischio risiedono permanentemente nella casa famiglia, sono 19, gioiose ed impegnate. Tanta gente ci esprime gratitudine e riconoscenza e nonostante i loro problemi mostrano dignitá e cortesia, e i loro i bambini ci regalano sempre un sorriso che contamina anche quando l’umore all’incontrario va.
Ci sono state delle emergenze. Abbiamo costruito una casetta per una vedova con due figlie (pure da noi assistite) che ha avuto lo sfratto; in verita’ sembra un pollaio, ma lei e’ felice. Nessuno mi manderá via e faceva progetti di cosa piantare nei pochi metri quadri di terreno rimasti. Abbiamo acquistato un Bajaj (una specie di Ape ingrandito usato come taxi) ad un ragazzo di 20 anni cresciuto in una casa famiglia di Soddo senza lavoro, ci faceva tanta pena. Ora lavora ed e’ felice, non vuole andarsene dalla casa famiglia per contribuire ad aiutare altri bambini. Altri interventi d’emergenza: l’auricolare ad una bambina, un’operazione difficile per salvare la gamba ad un’altra, un tetto ad una vedova con un figlio e quattro femminucce a carico che sosteniamo alla frequenza scolastica e con un pasto giornaliero, la scuola per maestra d’asilo ad una ragazza disperata senza genitori e senza il precedente appoggio, ora lavora ed e’ felice di vivere, e altri interventi di minore entita’ a gente che incontriamo nel nostro cammino. Secondo un antropologo brasiliano metá dell’umanitá non dorme perchè ha fame, l’altra metá perchè ha paura di loro. La fratellanza dovrebbe superare tutte le barriere. I popoli sono separati da confini arbitrari e violati da esodi di massa inarrestabili dalla preistoria ad oggi. Fame di libertá, di giustizia e di cibo sono insiti in tutti noi. Giorno dopo giorno spezziamo il nostro tempo, il nostro lavoro, dialoghiamo cercando quella piccola goccia che aiuta la famiglia degli uomini a diventare cittá di Dio. Durante la permanenza in Italia siamo andati ad un convegno missionario e un oratore ha sommato tutti gli interventi in tre parole Amore, Solidarietá, Condivisione che mi vibrano sempre in testa. Sono un programma di vita, parole evangeliche. Risuonano in ciascuno di noi a proposito Lina e le ragazze di Casa Famiglia dell’immigrazione di sfortunati. Leggevo tempo fa sulla rivista Nigrizia di un giovane che in una lettera al direttore si lamentava che i missionari in Africa ci cercano, ci seguono, ci coccolano; arriviamo in Italia dove anche i preti non ne vogliono sapere.
A chi ci aiuta per la scolarizzazione di ragazze povere mandiamo un succinto resoconto in euro:

Rette scolastiche  14,690        Divisa  1.115        Cancelleria e libri  5.548       Mensa  9.217

Malattia  2.530        Doposcuola  2.230        Casa famiglia   6.395

Ad ognuno di voi e alle vostre famiglie i nostri sentitissimi auguri e il sorriso e la gratitudine delle nostre splendide ragazze.
Lina e Antonio

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Chi intende aiutare una bambina povera a frequentare la scuola può fare un bonifico bancario specificandone la causale.
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